Ambiente Cinema Cultura Andrano Castiglione “Lo spirito del grano” prima del documentario alla festa delle migrazioni La prima pugliese del documentario presentato nella quarta edizione della manifestazione, che si tiene a Castiglione d’Otranto. Migrazioni attorno alla terra. Andate e ritorni, nel nome di un... 10/08/2014 a cura della redazione circa 4 minuti La prima pugliese del documentario presentato nella quarta edizione della manifestazione, che si tiene a Castiglione d’Otranto. Migrazioni attorno alla terra. Andate e ritorni, nel nome di una nuova resistenza contadina. È il tema della quarta edizione della “Festa delle migrazioni”, che come ogni anno torna a Castiglione d’Otranto lunedì 11 agosto, a partire dalle 21.30. Proiezioni e dibattiti si terranno in piazza della Libertà. Per l’occasione, per la prima volta in Puglia verrà presentato il documentario “Lo spirito del grano”, dopo l’anteprima nazionale tenutasi nelle Marche, a Isola del Piano, lo scorso 10 maggio. È un’inchiesta per ricostruire le vite dei “ribelli del consumismo e dell’agricoltura convenzionale”, un viaggio da nord a sud, lungo un’Italia che non si arrende. L’evento. La serata, organizzata dalla Mexapya Production e dall'associazione A.B. Michelangeli con il patrocinio del Comune di Andrano, avrà inizio alle 21.30 con la proiezione del documentario “Lo spirito del grano”. A seguire, un dialogo con gli autori e alcuni protagonisti del racconto, tra cui Giuseppe Lirosi, punto di riferimento per la cerealicoltura nel Mezzogiorno, perché, grazie alla sua azienda. “Terra e Tradizioni”, a Raddusa (Catania) ha riscoperto antiche varietà di grani siciliani. Durante il dibattito, interverrà anche Vito Lisi, portavoce del Comitato No275. Alle 23, invece, sarà proiettato un secondo documentario dedicato agli ulivi: “La scala, lu vinchiu, la serra – Li munnaturi del Basso Salento”. Lo spirito del grano. Da un’idea di Isidoro Colluto con la regia di Donato Nuzzo e il montaggio e la collaborazione di Fulvio Rifuggio, “Lo spirito del grano” è il nuovo lavoro della Mexapya Production, casa di produzione salentina che ha già all’attivo tre documentari di successo incentrati sulle tematiche dell’abbandono delle terre, dell’emigrazione in Svizzera nel Novecento, della vicenda degli operai dell’Eternit colpiti da neoplasie. Il nuovo documentario ha come filo conduttore il grano e raccoglie le testimonianze audiovisive di Eugenio Pol, panetterie veneziano con una nuova vita in Valsesia; di Ivo Bertaina, da anni alle prese con l’agricoltura biodinamica e presidente di Agribio Piemonte; di Renzo Sobrino, mugnaio presso il mulino ottocentesco di La Morra (Cuneo); della famiglia Girolomoni, pioniera del biologico e del riscatto dei contadini a Isola del Piano (Pesaro - Urbino); di Giuseppe Lirosi, che ha riscoperto i grani antichi siciliani con Terra e Tradizioni a Raddusa (Catania); di Giacomo Santoleri, che produce olive, cereali e saperi nel Casino di Caprafico, sulla Majella. Perno della pellicola anche l’intervista inedita a Cecilia Mangini, regista che a lungo ha lavorato con Pier Paolo Pasolini e che ha prodotto, nei primi anni Sessanta, un documentario analogo sulla base della ricerca di Ernesto De Martino relativa ai Riti e la Passione del Grano in Lucania. «Con questo nuovo lavoro – dice Isidoro Colluto – vogliamo invitare le persone a riflettere e a conversare su valori ormai, purtroppo, poco centrali. Lo spirito del grano è la spiegazione mitica del mistero contenuto nel continuo rinnovarsi della vita: dai semi del grano vecchio (che muore) nascerà il nuovo raccolto. E la nascita del grano, e quindi del cibo, fonte principale e quasi unica di sostentamento per i contadini, non era certo un fatto secondario. Giustificava attenzioni particolari, sacrifici propiziatori rituali, in alcuni casi anche umani, poi trasformati in rappresentazioni allegoriche». «Il documentario è un percorso di esperienze sulla terra – aggiunge il regista Donato Nuzzo – ed è un’esplorazione intima nelle vite fuori dal coro, fondate su valori oggi fuori moda. Un’inchiesta, insomma, sul senso diverso di concepire il rapporto con la natura, con il cibo, con la comunità». “La scala, lu vinchiu, la serra – Li munnaturi del Basso Salento”. E’ un reportage sullo spopolamento della campagna salentina, la dismissione delle buone pratiche rurali, la trasformazione di ciò che era ricchezza in impiccio, poiché le logiche del mercato non bussano alle porte della storia. Il documentario, realizzato nel 2006 dall’associazione A.B. Michelangeli di Castiglione per la regia di Donato Nuzzo e con le musiche di Luigi Botrugno, passa in rassegna i pericoli più subdoli per l’olivicoltura pugliese, dai processi di urbanizzazione selvaggia alla difficoltà di creare reddito agricolo. Un tema più che mai attuale ora che, di fronte all’emergenza legata alla moria di queste piante a causa del “complesso del disseccamento rapido”, si inizia a comprendere la portata dell’abbandono degli oliveti, toccando con mano le relative conseguenze economiche, paesaggistiche, culturali. Il trailer “Lo spirito del grano”: https://www.youtube.com/watch?v=JYR5VLE_2js
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